Incidenti in montagna e responsabilità legale

Un incidente in montagna è la malaugurata situazione in cui si è vittima di un incidente durante una escursione di trekking, una passeggiata ad alta quota, di una scalata o durante una ferrata media.

Quando ci si reca in montagna è necessario essere preparati sul percorso che si ha intenzione di percorrere e ad ogni tipo di imprevisto: conoscere il proprio fisico e i suoi limiti, avere con sé un’attrezzatura adeguata e informarsi sul meteo.

È importante non lasciare nulla al caso, non fare troppo affidamento al proprio cellulare e accertarsi che anche i nostri compagni di gita siano altrettanto preparati. Il rischio di infortunio è in agguato e se non si è in possesso di questi semplici requisiti il nostro consiglio è di optare per una gita meno impegnativa. In questo articolo spiegheremo cosa fare in caso di incidente in montagna e della responsabilità civile e penale in caso di incidenti in montagna.

I costi dei soccorsi in montagna

Il numero degli amanti delle escursioni e passeggiate in montagna cresce di anno in anno. Contestualmente a questa tendenza anche le richieste di soccorso da parte di escursionisti e alpinisti improvvisati sono sensibilmente aumentate.

L’etica del soccorso di persone in difficoltà imporrebbe un intervento gratuito, ma a causa dell’elevato numero di richieste di soccorso, alcune regioni hanno stabilito delle tariffe per coloro che ne fanno richiesta.

Il Soccorso Alpino, infatti, fa riferimento al Servizio Sanitario Nazionale tranne in alcune specifiche regioni: Veneto, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Lombardia e Piemonte. Queste regioni hanno considerato un costo per la chiamata di soccorso a cui aggiungere un costo per ogni ora di intervento. Il costo per i soccorsi varia ed è determinato dalle condizioni del ferito.

In Veneto per esempio: il ferito grave paga 25 euro al minuto fino ad un massimo di 500 euro; il ferito lieve paga 75 euro al minuto fino ad un massimo di 7500 euro mentre la persona illesa paga il costo totale dell’intervento.

L’iscrizione al CAI copre i rischi derivanti dalle spese sostenute in Europa (paesi confinanti con le Alpi) fino ad un massimale di 25.000 euro. La polizza di assicurazione per soccorso alpino per i soci CAI copre le spese dell’intervento sempre che l’incidente non sia giudicato inappropriato o inopportuno. I costi variano da regione e regione ma sono anche previsti degli aumenti in caso di comportamento imprudente.

Cosa fare in caso di incidente in montagna 

La montagna offre dei paesaggi e delle esperienze meravigliose. Nonostante le attenzioni riservate alle avventure, l’insidia di un incidente è dietro l’angolo.

Il Soccorso Alpino è l’ente che si occupa di soccorrere coloro che si trovano in uno stato di pericolo o che hanno perso la vita in situazioni ambientali quali montagne, aree impervie e ambienti ipogei. Quando si è vittima di un incidente ad alta quota bisogna chiamare subito il 118 e l’operatore deciderà, in base alla situazione e delle condizioni meteo, se attivare una squadra da terra o l’elisoccorso.

È molto importante essere preparati e precisi, fornendo posizione, versante, quota, condizioni ambientali, condizioni dell’infortunato e quanto altro di utile può essere comunicato. Se il telefono non prende e si è in due, uno rimarrà col ferito e l’altro si allontanerà cercando la rete.

Portare sempre con sé un kit di pronto soccorso potrà risultare molto utile. Potrebbe esserci un compagno che ha fatto un corso di pronto soccorso e che potrà così tamponare la situazione in attesa dei soccorsi.

La responsabilità civile e penale in montagna: gli aspetti legali

Il Soccorso alpino fa riferimento al Servizio Sanitario Nazionale, quindi al 118, ed i costi sono a totale carico della collettività.

Nelle regioni Veneto, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Lombardia e Piemonte, le spese sono a carico dell’infortunato nel caso in cui non risulti necessario il ricovero in pronto soccorso. I costi dell’intervento variano a seconda della situazione con l’applicazione di vari ticket. Se non siete soci CAI (Club Alpino Italiano) o se non avete un’assicurazione, ed avete richiesto un intervento non strettamente necessario tenendo una condotta temeraria, vi troverete a pagare somme molto elevate con cifre da 90€ a 140€ al minuto!

Incidente in montagna: a proposito del dovere a prestare soccorso

È bene informarvi che esiste un obbligo non solo morale ma anche di Legge a prestare soccorso a chi subisce un incidente in montagna. L’articolo 593 del Codice penale, relativo al reato di omissione, recita:

“Chiunque trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’autorità è punito con la reclusione fino a tre mesi. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale la pena è aumentata; se ne deriva la morte la pena è raddoppiata”.

È chiaro quindi, che la legge non ci obbliga a fare ciò che non siamo in grado, ma semplicemente a fare tutto ciò che è in nostra possibilità e coscienza. Non siamo quindi obbligati a prestare il primo soccorso “sanitario” ma certamente a chiamare il soccorso qualificato.

Non vi è dubbio però che conoscere e saper applicare le più elementari manovre di primo soccorso può fare la differenza e salvare la vita dell’infortunato.

Da qui una raccomandazione a noi tutti:

Se hai subito un incidente in montagna, durante una gita o una escursione non esitare a contattare i consulenti di FLA Italia.

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