Mettersi alla guida dopo aver alzato troppo il gomito non solo rappresenta un inutile pericolo, ma, in diversi casi, viene classificato anche come reato.
L’attuale legge in materia di sicurezza stradale, ormai in vigore da più di dodici anni, introduce, infatti, sanzioni ben più severe per i guidatori il cui tasso alcolemico è superiore a quello consentito. In tal senso, in Italia la legge individua tre differenti soglie di tasso alcolemico, identificando, di conseguenza, quattro possibili situazioni che saranno analizzate nei paragrafi successivi.
- Cos’è il tasso alcolemico e qual è il suo limite
- Come viene effettuato l’alcol test
- Differenze tra i diversi tassi alcolemici
- Pena sostitutiva
- L’assicurazione risarcisce chi causa un sinistro stradale in stato di ebbrezza?
- I servizi di assistenza #servizidi Studio FLA Italia
Cos’è il tasso alcolemico e qual è il suo limite
Come riportato dalla legge stessa, il tasso alcolemico, talvolta abbreviato in TA, è la misura atta a indicare la concentrazione di alcol nel sangue. Quest’ultimo viene misurato principalmente in g/l, cioè grammi per litro.
Stando a quanto stabilito dalla legge, il limite massimo entro il quale è possibile mettersi alla guida è di 0,5 g/l, ed è pari invece a 0 per coloro che possiedono la patente da meno di tre anni.
Qualora al guidatore venisse trovata una quantità di alcol nel sangue superiore a quella consentita, questo sarà soggetto a una sospensione temporanea della licenza di guida, alla decurtazione di almeno 10 punti dalla patente e, infine, a ulteriori sanzioni pecuniarie dall’importo variabile.
Come viene effettuato l’alcol test
Lo strumento utilizzato per certificare con precisione la quantità di alcol presente nel sangue è l’alcol test, un etilometro capace di calcolare la concentrazione di alcol contenuta nell’aria espirata. Solitamente, l’esame viene eseguito due volte, una a pochi minuti di distanza dall’altra.
Qualora il guidatore non mostrasse collaborazione e, anzi, si rifiutasse di eseguire il test, questo verrebbe ugualmente sanzionato con la decurtazione di 10 punti della patente di guida, con la sospensione della stessa e con una multa pecuniaria, ovvero le medesime sanzioni per guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.
Le differenze tra i diversi tassi alcolemici
Tasso alcolemico fino a 0,5 g/L
Come brevemente anticipato in precedenza, la legge prevede sanzioni solamente per guidatori particolari: neopatentati, autisti professionisti e minori di 21 anni. Situazioni come queste comportano la perdita di 5 punti sulla patente e un’ulteriore sanzione pecuniaria di 164€, raddoppiata in caso di incidente.
Tasso alcolemico compreso tra 0,5 g/L e 0,8 g/l
Ben diverse sono, invece, le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico non inferiore a 0,5 g/L ma non superiore a 0,8 g/l. In questo caso, la legge presenta sanzioni differenti: quelle relative ai conducenti ordinari e quelle relative a quelli particolari.
In caso di tasso alcolico superiore alla norma, i primi saranno soggetti a una multa pari a 532 euro, raddoppiata qualora si incorresse in un incidente. A tal sanzione si aggiungono, poi, il sequestro del veicolo per 180 giorni, la decurtazione di 10 punti dalla patente e la sospensione a titolo temporaneo di quest’ultima, per un periodo compreso tra i 3 e i 6 mesi o, in casi più gravi, tra i 6 e i 12 mesi.
Ancor più salata è, invece, la multa riservata ai conducenti particolari, 709,33 euro o 1.418,66 nell’eventualità che il veicolo fosse stato soggetto a un incidente. Alla multa economica si aggiungono, inoltre, sanzioni come la riduzione di 10 punti dalla patente, 20 per i minori di 21 anni, la sospensione di quest’ultima per un periodo compreso tra 4 e 8 mesi e, infine, il fermo amministrativo del mezzo per 180 giorni.
Tasso alcolemico compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l
Oltre a un aumento della sanzione pecuniaria, questa volta compresa tra 800 e 3.200 euro e raddoppia in caso di incidente, il superamento dei limiti alcolici di guida per i comuni guidatori comporta, in caso di tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l e inferiore a 1,5 g/l, anche una pena detentiva di massimo 9 mesi, 18 in caso di incidente, l’interruzione temporanea della licenza di guida per un periodo compreso tra 8 e 18 mesi e il fermo del veicolo per 180 giorni. Tali sanzioni possono subire, però, ulteriori variazioni. Qualora, infatti, il il superamento del tasso alcolemico consentito avesse provocato un incidente, il periodo di sospensione della patente aumenterebbe ad almeno 16 mesi, e, in caso il conducente fosse al guida di motoveicolo o del ciclomotore, il sequestro di quest’ultimo.
Decisamente più rigide sono, invece, le sanzioni destinate ai conducenti particolari, i quali saranno soggetti a una multa pecuniaria ben più salata e rischierebbe l’arresto e il conseguente stato di detenzione per 9 mesi, 18 in caso di incidente.
Tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l
Qualora il tasso alcolemico riscontrato fosse superiore a 1,5 g/l, la legge prevede sanzioni ancora più rigide: periodo detentivo che va da 6 mesi a un massimo di 1 anno, multa per una cifra compresa tra 1.500 e 6.000 euro e sospensione fino a due anni. Si procederà, inoltre, con una sospensione pari a un anno del veicolo.
Nel caso in cui il veicolo non fosse intestato al conducente, la confisca del mezzo non verrà effettuata. Verrà, invece, raddoppiata l’interruzione della validità della patente.
La pena sostitutiva
In caso il superamento del tasso alcolemico e la guida in stato di ebbrezza non avessero provocato alcun incidente stradale, la legge offre la possibilità di tramutare la pena detentiva e il pagamento della sanzione pecuniaria nello svolgimento di lavori socialmente utili.
Questi, il cui svolgimento non prevede alcuna retribuzione, verranno calcolati tramite la seguente equivalenza: 1 giorno = 250 euro.
Il giudice, nel caso accertasse un più che positivo svolgimento del lavoro, avrebbe la possibilità di ridurre la pena e di ordinare la restituzione immediata del veicolo.
L’assicurazione risarcisce chi causa un sinistro stradale in stato di ebbrezza?
Guidare con un tasso alcolemico al di sopra del limite di legge non comporta soltanto un rischio per la sicurezza, ma espone alle sanzioni previste dal Codice della Strada e alla richiesta di rimborso da parte della compagnia assicurativa.
Se chi guida in stato di ebbrezza provoca un incidente, l’assicurazione paga i passeggeri trasportati e gli infortunati degli altri veicoli coinvolti, oltre i danni ai mezzi, ma poi agirà in rivalsa contro il conducente ubriaco.
Questa azione di rivalsa è prevista nelle condizioni generali del contratto di polizza RCA. La clausola di rivalsa prevede il diritto della compagnia di chiedere al conducente responsabile il rimborso delle somme che ha corrisposto al danneggiato.
Per i giudici di merito, nel caso di veicolo condotto da persona in stato di ebbrezza, lo stato di ebbrezza comporta l’invocabile operatività della clausola di esclusione della assicurazione e azione di rivalsa correlata alla soglia di punibilità prevista dal C.d.S e tasso alcolemico definito in apposite tabelle.
La Cassazione in una recente sentenza ha affermato che la soglia valevole per l’azione di rivalsa coincide con quella stabilita dal Codice della strada.
Afferma il Collegio che lo stato di ebbrezza, quale presupposto di fatto cui collegare effetti giuridici, è nozione non naturalistica, ma normativa.
I servizi offerti dallo Studio FLA Italia
Come facilmente comprensibile da quanto appena letto, avere un tasso alcolemico superiore a quello consentito e mettersi alla guida in stato di ebbrezza può essere causa di diverse problematiche. Lo Studio FLA Italia mette a disposizione dei propri clienti un team di validi professionisti in grado di fornire adeguata assistenza legale in caso di incidente stradale o di ritiro della patente causa guida in stato di ebbrezza. L’organizzata ed efficiente struttura che caratterizza lo Studio FLA Italia, con sedi nelle principali città italiane, consentirà alla clientela di ottenere il miglior risultato possibile e superare ogni ostacolo.
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